Sono Stefania Genuino, Studio Giurisprudenza alla Federico II di Napoli.
Avevo una buona media ma il mio metodo di studio era veramente lento, demotivante ed inefficace.
In un giorno intero dedicavo circa 8 ore a stare seduta alla scrivania, con il libro li aperto davanti, a raccontarmi che stavo studiando. Esatto ” a raccontarmi” perché poi di fatto i miei risultati non giustificavano tutte quelle ore di studio.
Di tutto quel tempo seduta sulla sedia tre quarti ero a pensare ad altro. Essere distratta per me era un abitudine.
Hai presente quando dici che ” ok ora mi concentro!” Passano due secondi e la mente sta indagando preoccupata… “chi sa il mio gatto cosa sta facendo?!”
Ecco, era così di continuo…
Quello che facevo era, aprire il libro, leggere, leggere e poi rileggere sempre lo stesso concetto, senza andare avanti, ferma sempre allo stesso punto.
Solo dopo il corso ho capito che questo era un effetto normalissimo di come funziona la mente: non puoi essere distratta e concentrata allo stesso momento. Ma in allora non me ne rendevo conto e ciò ovviamente significava perdere tanto tempo, sentirsi lenti , avere la sensazione di non arrivare mai.
Quello che pensavo era, ma se per fare un esame ci metto tutto sto tempo, quanto tempo impiegherò per laurearmi?
Io studio legge e la strada per affermarsi è davvero tanto lunga, ma soprattutto piena di concorrenza, perché di laureati ormai c’è ne sono tantissimi e se non sai distinguerti, se non sai emergere ed essere in grado di fare qualche cosa di diverso rispetto a tutti gli altri, non vai da nessuna parte.
E se io ci metto troppo a laurearmi ed in più non ho imparato a fare nulla di diverso per distinguermi dalla massa come farò?
Studiare mi annoiava tremendamente!
Ogni volta che dovevo aprire i libri era una botta in fronte! Mi sentivo stanca al sol pensiero.
Per non parlare poi di quegli ESAMI INCUBO , io li chiamo così … Hai presente quegli esami che rimandi perché non li hai mai studiati ma li odi a prescindere, magari sarà anche interessante ma tu proprio non ce la fai ad iniziarlo? Così lo rimandi all’infinito dicendo “vabbè poi lo faccio per ultimo”.
Oppure lo odi proprio perché lo hai iniziato così tante volte che ormai il primo capitolo lo conosci a memoria ma oltre quello proprio non ce l’hai fatta, non sei sopravvissuto.
E così ti dai tregua, lo molli e ne inizi un altro.
Ma lui intanto è sempre lì , e tu non puoi laurearti senza di lui.
Ecco! Io ne avevo incontrato uno: diritto internazionale un esame da 13cfu che a tutti piaceva tranne che a me!
Lo stavo rimandando da più di un anno perché lo avevo iniziato così tante volte che ormai mi veniva la noia anche solo a leggere il titolo.
Ho frequentato il corso “Genio in 21 giorni” più di un anno fa .
Ho imparato un metodo di apprendimento che tra tutte le cose che mi ha dato quella che per me più ha fatto la differenza è stato avere la certezza di superare gli esami durante il periodo della preparazione!
Per diritto internazionale sono passata da una prospettiva di 65 giorni di agonia/studio a 9 giorni effettivi studiando in media 6 ore al giorno. Superando l’esame con 25.